Infanzia e adolescenza sono i momenti più importanti. Ma ha effetti benefici sulla demenza anche un’attività fisica regolare svolta a 60 anni

Una ricerca australiana conferma una convinzione sempre più radicata. L’attività fisica regolare fa bene anche al cervello. E’ questo in sostanza quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Ageing Neuroscience, da Helen Macpherson dell’Institute of Physical Activity and Nutrition della Deakin University di Melbourne.
I periodi più importanti in cui svolgere attività sono quelli dell’infanzia e dell’adolescenza. Ma non sono gli unici. Nella sua ricerca Macpherson dimostra che nell’arco d’età compreso tra i 40 ed i 60 anni, svolgere esercizi ginnici rappresenta un importante supporto nelle difese contro la demenza. Questo perché, alcune modificazioni cerebrali che sono poi causa di demenza, tendono ad esserci anche 20 anni prima che la patologia si manifesti.
“Si riteneva che siamo nati con tutte le cellule cerebrali che avremo nella vita, ma ora sappiamo che nell’ippocampo le cellule del cervello si possono rigenerare durante la vita e l’esercizio può promuoverne una nuova crescita” ha spiegato Macpherson. In tal modo, si può trarre beneficio “dall’addestramento alla resistenza”. Ne deriva infatti” l’aumento nella produzione dell’ormone IGF che ha una forte influenza sulla memoria”. Un motivo in più per incoraggiare un’attività fisica regolare nel corso della vita. Dall’infanzia all’adolescenza.
 
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