La Corte di Cassazione ha chiarito che la responsabilità dell’amministrazione scolastica viene meno solamente nel caso in cui venga provato che l’evento dannoso sia avvenuto per ‘caso fortuito’

Si era infortunata durante l’orario scolastico cadendo dall’altalena su cui stava giocando. I genitori di una minore avevano quindi chiamato in giudizio il Ministero della Pubblica Amministrazione,  il Provveditorato agli studi e la Direzione didattica dell’asilo frequentato dalla bambina per ottenere il risarcimento dei danni subiti. Il fatto risale al 1998 ma la vicenda giudiziaria si è conclusa solo nel 2016, con la pronuncia in terzo grado della Corte di Cassazione.
In primo grado il Tribunale aveva accolto la domanda di risarcimento presentata dai genitori solamente nei confronti del Ministero. La pronuncia era stata confermata anche in appello e il dicastero aveva quindi deciso di adire la Suprema Corte. Nell’impugnazione si evidenziava l’errata valutazione del giudice di secondo grado il quale, secondo il ricorrente, non aveva tenuto conto che il fatto si era verificato per “caso fortuito” e, comunque, per “causa non imputabile” al Ministero stesso.
La Corte di Cassazione, tuttavia, con sentenza n. 18746/2016 ha ritenuto di respingere il ricorso presentato. Gli Ermellini hanno ribadito che se un bambino, mentre è a scuola, si fa male giocando, l’amministrazione scolastica è esente da responsabilità solamente nel caso in cui riesca compiutamente a provare che l’evento dannoso si è verificato per un semplice “caso fortuito”.
Nel caso in esame, tuttavia, la Corte d’appello aveva correttamente osservato che gli elementi di prova acquisiti nel corso del procedimento non avevano consentito “di ritenere raggiunta la prova liberatoria”, ovvero che la derivazione dell’evento da “un fatto non imputabile all’amministrazione scolastica”.  La sentenza del giudice di secondo grado, inoltre, secondo i Giudici del Palazzaccio era adeguata anche dal punto di vista della quantificazione monetaria, che teneva conto anche del danno morale subito dai genitori.

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