Indagini in corso per chiarire le cause del decesso di una signora di 80 anni, morta poche ore dopo una diagnosi di influenza da parte dei medici del presidio di continuità assistenziale

Quattro camici bianchi in servizio di guardia medica a Firenze sono stati iscritti sul registro degli indagati dalla Procura della Repubblica del capoluogo toscano. L’ipotesi di reato a loro carico è di omicidio colposo. Sono infatti in corso delle indagini per verificare una loro eventuale responsabilità nel decesso di una donna di 80 anni, morta dopo una diagnosi di influenza.

La notizia è riportata dal quotidiano La Nazione, che ricostruisce la vicenda sulla base della testimonianza resa dal figlio della vittima agli inquirenti. Sabato 9 febbraio, intorno alle otto di sera, l’anziana signora, non sentendosi bene, avrebbe contattato telefonicamente la guardia medica. Il medico interpellato avrebbe ipotizzato che si trattasse di influenza.

La mattina successiva la donna avrebbe contattato nuovamente il presidio di continuità assistenziale. Il camice bianco di turno le avrebbe quindi consigliato di assumere una tachipirina e di farsi visitare in caso di persistenza della febbre.

Circa un’ora dopo la signora si sarebbe presentata direttamente in ambulatorio. Sarebbe quindi stata visitata da due mediche avrebbero confermato la diagnosi di influenza prescrivendo alla paziente una terapia antibiotica.

Poche ore dopo il rientro a casa, tuttavia, la situazione sarebbe improvvisamente precipitata e la signora è deceduta.

Il figlio ha quindi deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine per denunciare l’accaduto e capire se vi siano state delle responsabilità da parte dei professionisti che hanno seguito la defunta nelle ultime ore di vita.

Il sostituto procuratore di Firenze ha aperto un fascicolo sul caso disponendo l’esame autoptico per chiarire la causa del decesso. Gli avvisi di garanzia spiccati nei confronti dei medici rappresentano una atto dovuto proprio in vista dello svolgimento di un accertamento irripetibile quale l’esame necroscopico a cui gli indagati potranno partecipare nominando i propri consulenti. SI attende quindi l’esito della perizia medico legale.

 

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