Secondo le stime della Fnomceo, per garantire standard di elevata qualità dell’assistenza, servono 8400 accessi

Per l’anno accademico 2017-18 serviranno 8.400 accessi alla Facoltà di Medicina e chirurgia. È questa la stima del fabbisogno formativo proposta dalla Fnomceo e portata al tavolo del Miur. Una proiezione sulle necessità di medici occupabili fra dieci anni che tiene conto dell’esigenza di garantire gli attuali standard di elevata qualità dell’assistenza. La cifra cresce rispetto a quella dello scorso anno accademico, pari a circa 8mila posti.
Il numero dei medici professionalmente attivi secondo la banca dati Enpam per l’anno 2014, che comprendeva settore pubblico e privato, si attestava su circa 262.000 unità, pari a circa 425 medici per 100.000 abitanti; mentre le stime sulla disoccupazione tra i camici bianchi (tra dipendenti e convenzionati) si aggirano tra le 10mila e le 16mila unità. Anche perché, una volta laureati, i giovani medici si scontrano con la carenza di posti disponibili per la specializzazione che lo scorso anno erano 6.300 fronte di 13.800 posti disponibili.
La popolazione medica attiva, tuttavia, per quanto riguarda il Servizio sanitario nazionale si sta progressivamente riducendo a causa del sostanziale blocco del turn-over legato alla crisi economica, che nel 2015, ad esempio, ha determinato una riduzione di circa 1900 dirigenti rispetto all’anno precedente. E nei prossimi 5 o 6 anni la situazione previdenziale porterà all’uscita di circa 55mila camici bianchi.
In base a tutte queste considerazioni, e tenendo conto di una molteplicità di fattori, si è giunti alla cifra indicata quale fabbisogno formativo, che se prevedibilmente garantirà anche negli anni futuri (2025,2030 e 2035) un’offerta in grado di rispondere alla domanda attesa.
IN ALLEGATO I FABBISOGNI DI TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE

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