Siglato un accordo di collaborazione con il sindacato dei medici ambulatoriali per collaborare ai fini del raggiungimento di una stabilizzazione attesa da anni

Il Sumai Assoprof  (Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana e Professionalità dell’Area Sanitarie) e il Co.me.ci. (Coordinamento Medici Convenzionati) hanno siglato a inizio aprile un accordo di collaborazione nel tentativo di tutelare i medici esterni, per lo più medici legali, che lavorano per l’Istituto di previdenza. Le due sigle hanno espresso la reciproca volontà di intensificare gli sforzi per migliorare la condizione lavorativa di quei camici bianchi che da circa dieci anni aspettano dall’Istituto di previdenza una stabilizzazione che li faccia uscire dal cono d’ombra della precarietà. Si tratta di circa 900 professionisti, consulenti ad ore.
Nel giro di un mese 150 di questi hanno aderito al Sumai. “Il Sumai Assoprof per noi è la soluzione – afferma Francesca Tassi, medico convenzionato in servizio presso il Coordinamento generale medico Legale -. Il nostro obiettivo è ottenere una convenzione Sumai con l’Istituto di previdenza che ad oggi non c’è. Noi siamo dei convenzionati puri, pagati a ore e questa situazione va avanti da diversi anni. Ma ora siamo in una fase politica forse nuova, diversa in cui si parla di stabilizzare tutti. Anche il Presidente dell’ordine dei medici di Roma, in un comunicato ufficiale, ha detto chiaramente che occorre stabilizzare i medici dell’Inps. Questo è dunque un momento buono per chiedere all’Istituto di previdenza un’evoluzione del nostro rapporto. I miei colleghi da un po’ di mesi sentono il bisogno di avere una rappresentanza e abbiamo individuato nel Sumai un sindacato serio, capace e credibile”.
“Il nostro sindacato – dichiara il Segretario Generale del SUMAI Assoprof, Antonio Magi – ha accolto le richieste fatte dal Co.me.c.i. facendole sue e condividendo le esigenze di quei medici specialisti operanti presso l’Inps come esterni, con contratti orari ‘ad personam’, forfettariamente retribuiti, che aspettano da molti anni di essere stabilizzati con un contratto che li tuteli”. Per Magi il recepimento dell’attuale Acn, che regola il rapporto dei medici specialisti convenzionati interni, con qualche modifica ‘ad hoc’ è quello che senza dubbio soddisferebbe le parti, in quanto prevede una retribuzione oraria e per un numero di ore legato alle esigenze dell’ente previdenziale. “Speriamo di avere in questi prossimi giorni un maggior numero di adesioni – conclude Magi – che permetterebbero al Sumai Assoprof, di richiedere quanto prima un incontro con i vertici Inps”.

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