Stilato dall’Osservatorio Apmar un prontuario di consigli validi per tutte le varie forme della patologia

Il 10% della popolazione è affetto da una delle 150 patologie reumatiche esistenti. Per chi ne soffre il caldo estivo potrebbe rischiare di debilitare il fisico, provato da condizioni che, a seconda della patologia esistente, possono anche essere particolarmente difficili. Per evitare problemi che possono incidere negativamente anche nell’assunzione quotidiana dei farmaci e generare complicazioni, è opportuno seguire delle semplici regole.

A tal proposito gli esperti dell’Osservatorio APMAR (Associazione Persone con Malattie Reumatiche) hanno stilato un prontuario per godersi le vacanze estive senza particolari limitazioni e privazioni, seguendo degli accorgimenti semplici e praticabili, in relazione alla propria condizione fisica e di salute.

Ogni patologia infatti porta con sé delle caratteristiche e cure specifiche; in linea generale tuttavia è possibile seguire delle regole che possono accomunare la maggior parte delle situazioni.

Sì al sole, ma con moderazione, meglio se nelle prime ore del mattino e in quelle del tardo pomeriggio coprendosi e utilizzando creme con protezione adeguata; fare il giusto movimento, se possibile anche in acqua, in modo da muovere le articolazioni con un impatto minimo; seguire un’alimentazione equilibrata abbondando con frutta e verdura fresche, evitando bevande alcoliche e cibi difficili da digerire che possono interferire con i medicinali da assumere; infine, consultare sempre il reumatologo di fiducia per avere i consigli più appropriati nelle specifiche situazioni poiché le malattie sono diverse e i malati della stessa malattia sono quasi sempre diversi.

Secondo gli esperti, sotto il profilo della sintomatologia, il clima migliore per le vacanze sarebbe quello secco e per questo si ritiene che la montagna sia la meta preferibile, a meno che il paziente non sia iperteso. Ma anche chi rimane in città o va al mare, può trascorrere una vacanza piacevole.

“La malattia non deve essere vissuta come una privazione alla propria libertà personale – afferma Antonella Celano, presidente di APMAR – Soprattutto durante le vacanze, è importante vivere normalmente, posto che è bene seguire le indicazioni del proprio medico su come comportarsi a seconda delle diverse patologie esistenti. Ma quello che conta è non abbattersi e vivere con il sorriso la propria vacanza, proprio come fanno tutti”.

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