La vittima, un’anziana di 84 anni, era morta dopo una colecistectomia, ma in sede penale il procedimento era stato archiviato

Ammonta a quasi un milione di euro il risarcimento che una clinica del salernitano dovrà liquidare ai cinque figli di una paziente morta dopo una colecistectomia nel 2010.

La donna, 84enne, si era ricoverata presso la struttura sanitaria per essere sottoposta a un intervento in laparoscopia. Secondo quanto riportato dal Mattino, dopo l’operazione le condizioni della paziente si erano aggravate. L’anziana signora avrebbe firmato essa stessa le dimissioni per essere trasportata presso l’Ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania. Qui sarebbe stata sottoposta d’urgenza a un primo intervento di laparotomia esplorativa e, poi, ad un secondo intervento. I medici, tuttavia, non riuscirono a salvarle la vita.

I parenti, dopo il decesso, avevano presentato una denuncia che aveva portato anche alla riesumazione del cadavere per ulteriori accertamenti.  In sede penale il procedimento nei confronti del personale della clinica si era chiuso con l’archiviazione da parte del Gip del Tribunale di Vallo della Lucania. Dalla perizia medico legale non erano infatti emersi elementi di certezza in ordine a eventuali responsabilità sanitarie.

Il procedimento civile, iniziato dopo un anno e mezzo, ha portato invece al riconoscimento di un risarcimento a favore degli eredi pari a 918mila euro.

Decisive in tal senso le risultanze di due nuove consulenze i cui esiti hanno indotto il legale di famiglia a ipotizzare la richiesta di riapertura del caso sul versante penale.

L’avvocato della clinica, a sua volta, ha annunciato ricorso in appello, dove verranno proposti nuovi documenti non considerati in primo grado. Tra questi, ad esempio, l’attestazione del consenso della paziente a sottoporsi all’intervento nonostante la consapevolezza dei possibili rischi. Tale documentazione dimostrerebbe, secondo il legale della clinica, il corretto iter seguito dal personale nell’accettazione, nell’operazione e nella degenza della donna, fino alle dimissioni volontarie.

 

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