E’ di due milioni di euro il risarcimento spettante a una giovane coppia pavese per il grave deficit contratto dal figlio a causa della somministrazione di un farmaco sbagliato

Dopo anni di battaglie legali una giovane coppia di Pavia, entrambi 37enni, si è vista riconoscere dall’ospedale San Matteo di Pavia, un risarcimento di due milioni di euro per il danno biologico subito dal figlio alla nascita. Causa? La somministrazione di un farmaco per l’ipertensione il Coversyl, somministrato alla made durante il periodo di gestazione ma controindicato in caso di gravidanza perchè tossico per il feto.

Secondo la perizia del tribunale il danno biologico causato al bambino, che oggi ha 8 anni ed è affetto da paralisi cerebrale, è pari al 95% rendendolo quasi interamente dipendente dagli altri e in ogni caso invalido al lavoro al 100%. E, ad essere stato messo sotto accusa dai periti non ci sarebbe solo il farmaco in questione ma anche il modo in cui la paziente era stata seguita durante la gravidanza vista la sua condizione di ipertesa.

A fronte di tutto ciò l’ospedale ha dunque deciso di arrivare a patteggiamento prima della decisione del giudice e anticipare i due milioni di euro dovuti alla famiglia in accordo con l’attuale compagnia assicuratrice.

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