Sono 13 le persone iscritte nel registro degli indagati per il caso della neonata morta dopo il parto. L’ipotesi è di omicidio colposo

Sulla vicenda della neonata morta dopo il parto al Policlinico di Ponte San Pietro in provincia di Bergamo c’è una svolta. Tredici sanitari – medici, infermieri, anestesisti e ostetriche – risultano ora indagati per omicidio colposo.

A deciderlo è stato il pubblico ministero Giancarlo Mancusi.

I tredici indagati erano in turno quel giorno: a presentare l’esposto in procura era stato il padre della piccola.

I fatti

La neonata morta dopo il parto lo scorso 22 novembre non aveva avuto problemi nel corso della gestazione e così la madre.

La vicenda ha inizio il 17 novembre quando, 4 giorni dopo la scadenza del termine per il parto, i genitori della piccola si sono recati al Policlinico per una visita di controllo.

Dalle analisi però, nulla di strano era emerso. La piccola non era ancora pronta a venire alla luce e per questo la donna è stata rispedita a casa.

È la mattina del 20 novembre quando la donna inizia ad avere le prime doglie e decide di recarsi in ospedale.

Dopo un lungo travaglio, alle 21, essendo molto stanca e in assenza di sufficienti contrazioni, si interviene con la ventosa per far nascere la piccola.

La bimba nasce ma muore poco dopo.

I genitori decidono subito di presentare un esposto in Procura e adesso il pubblico ministero ha deciso di iscrivere nel registro degli indagati tutto il personale sanitario in servizio quella sera.

Attualmente nessuna nota ufficiale è stata diffusa dal nosocomio.

 

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