Il deputato, in occasione di un incontro a Pisa, ha poi tracciato un bilancio sull’attività legislativa in ambito sanitario svolta nel 2016

Dopo la fiducia accordata mercoledì scorso al Governo Gentiloni, oggi torna a riunirsi il Senato prima della pausa per le feste natalizie che vedrà i lavori di Palazzo Madama interrotti fino al 10 gennaio 2017. Tuttavia, ci sono ancora degli spiragli per l’approvazione entro fine anno del ddl sulla responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie, che potrebbe essere inserito all’ordine del giorno della seduta di domani, mercoledì 21 dicembre.

Ne è convinto il parlamentare e responsabile sanità del Partito Democratico, Federico Gelli, relatore del provvedimento alla Camera dei Deputati, intervenuto all’incontro di fine anno organizzato dalla Stazione Leopolda di Pisa. Gelli ha rimarcato l’impegno speso nei lavori sulla stesura del testo oltre alla partecipazione a ben 82 incontri in giro per l’Italia per spiegare le importanti novità introdotte da una legge molto attesa nel settore.

Un provvedimento che, secondo il deputato del PD, porterà al risparmio di 13 miliardi di euro di esami inutili e al taglio di 300mila contenziosi legali, oltre che al miglioramento della sicurezza delle cure e a una tempistica certa e rapida per l’indennizzo ai cittadini danneggiati. “Credo che siano numeri che parlino da soli – ha affermato Gelli – e che spiegano quanto sia prioritario approvare questa legge per l’intero sistema sanitario italiano».

Nel corso dell’appuntamento Gelli ha tracciato un bilancio dell’anno trascorso in relazione all’attività legislativa in materia sanitaria. “È difficile poter riassumere il tanto lavoro fatto nell’ultimo anno – ha affermato –  È stata per la sanità italiana una stagione di riforme storiche. Dobbiamo continuare questo percorso e mi auguro che il nuovo Governo possa dimostrare la stessa sensibilità del governo Renzi”.

Tra gli altri provvedimenti, il responsabile sanità del Partito Democratico ha evidenziato l’autorizzazione per una campagna di assunzioni per 7 mila nuovi posti di lavoro nel sistema sanitario, l’avvio del rinnovo del personale dipendente dopo 7 anni di blocco, oltre al via libera con la Legge di Bilancio, dopo 16 anni, ai nuovi Lea, livelli essenziali di assistenza, per accedere alle nuove prestazioni del Ssn..

“Abbiamo la responsabilità di continuare questo lavoro fino a quando sarà possibile – ha concluso Gelli –  Con la serietà e l’impegno che ci è stato richiesto da chi ci ha permesso di essere qui oggi. L’esito referendario e le dimissioni di Renzi hanno sicuramente sconvolto un percorso che aveva grandi ambizioni dopo le tante riforme introdotte. Sono convinto che ci siano tutti i presupposti per continuare a rendere il nostro sistema sanitario migliore di quello attuale, riducendo le grandi le inaccettabili differenze fra il nord e il sud del nostro Paese e rendendo il diritto alla salute un diritto garantito a tutti”.

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