Si indaga per chiarire se ci sia nesso tra l’errore e il decesso dei due uomini ricoverati

L’Ospedale di Tivoli fa parte dell’Asl  Roma 5; un bacino d’utenza vastissimo che copre 70 comuni tra cui due centri rilevanti quali Tivoli e Guidonia. Inoltre, sul nosocomio San Giovanni Evangelista vengono dirottati i codici rossi dei quattro poli ospedalieri dell’Azienda sanitaria. E’ in questo contesto, caratterizzato da un continuo viavai, che alcuni giorni fa si è verificato un clamoroso errore, lo scambio di due pazienti che di li a poco sono entrambi deceduti.
Il primo, un uomo di 62 anni con un quadro clinico complicato a causa di problemi di malnutrizione e alcolismo, doveva essere condotto in Cardiologia; il secondo, un anziano 71enne affetto da polmonite e ricoverato in condizioni critiche, era destinato invece al reparto di Rianimazione.
Sembrerebbe siano stati proprio i parenti di quest’ultimo ad accorgersi dell’errore. Dopo aver atteso a lungo fuori dal Reparto sarebbero stati invitati dai sanitari a raggiungere il loro caro per trascorrere con lui gli ultimi momenti, dal momento che versava in condizioni disperate; ma una volta giunti al suo letto vi hanno trovato un’altra persona. Il loro congiunto era già deceduto presso il Reparto di Cardiologia; stessa sorte sarebbe toccata dopo poche ore all’altro uomo.
Sull’episodio sono state aperte due inchieste. La Procura ha aperto un fascicolo disponendo il sequestro delle cartelle cliniche e lo svolgimento dell’esame autoptico sulle due salme. Sarà proprio l’autopsia a dover chiarire se l’errore compiuto dal personale sanitario in servizio quel giorno abbia influito sul decesso dei due pazienti, entrambi giunti in Ospedale in condizioni cliniche già molto gravi.
Parallelamente la direzione generale dell’Azienda sanitaria ha avviato un’inchiesta interna, nominando una commissione incaricata di raccogliere le relazioni  dei medici e del personale che hanno seguito i due pazienti. Intanto il responsabile di Medicina d’Urgenza, intervenuto ai microfoni di Radio 24, ha parlato di disattenzione dal punto di vista procedurale, sottolineando tuttavia come entrambi i pazienti avrebbero ricevuto le cure specifiche del loro caso.
 
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