Il termine ultimo per presentare la documentazione relativa alle vaccinazioni obbligatorie – introdotte con decreto legge a fine luglio – necessarie per l’iscrizione all’anno scolastico 2017/2018, è il 10 marzo.

Ultima chiamata per i vaccini rivolta ai genitori “ritardatari”: il 10 marzo è il termine per consegnare tutta la documentazione richiesta.

Questa deve provare l’avvenuta vaccinazione dei minori qualora si fosse presentata in precedenza solo un’autocertificazione.

Entro il 10 marzo le Asl dovranno inviare alle scuole l’elenco dei bambini non in regola con l’obbligo vaccinale. Questo dovrà comprendere chi è in arretrato e chi non ha preso l’appuntamento per vaccinarsi.

Fatto questo, le scuole faranno una comunicazione scritta alle famiglie, in cui si dice che entro 10 giorni dal ricevimento dell’avviso dovranno mettere in regola i figli e presentare alla scuola la documentazione relativa all’avvenuta vaccinazione.

E per chi non dovesse rispondere nemmeno a quest’ ultima chiamata per i vaccini cosa è previsto?

Ci saranno multe salate. Da 100 a 500 euro, in base alla gravità dell’infrazione. E, nel caso di bimbi da 0 a 6 anni, l’impossibilità ad accedere all’asilo.

Tuttavia, anche la semplice presentazione alla Asl della richiesta di vaccinazione consente l’iscrizione a scuola.

Ma solo in attesa che la Asl provveda ad eseguire la vaccinazione – o a iniziarne il ciclo nel caso questo preveda più dosi – entro la fine dell’anno scolastico.

Nessuna sanzione, quindi, quando si provvederà a far somministrare al minore il vaccino o la prima dose del ciclo vaccinale obbligatorio. Ciò a patto, però, che la famiglia ne completi il ciclo. Il tutto, nel rispetto delle tempistiche stabilite dalla Asl.

Per i nidi e le scuole materne, i bambini privi di documentazione saranno sospesi dal servizio. Questi potranno essere riammessi solo dopo la presentazione della stessa. 

Per quel che concerne la scuola dell’obbligo, invece, le cose sono leggermente diverse. Infatti, la mancata presentazione della documentazione non determinerà il divieto di accesso. E nemmeno impedirà la partecipazione agli esami.

Tuttavia, il dirigente scolastico dovrà segnalare l’inadempienza alla Asl.

Quest’ultima avvierà la procedura prevista per il recupero della vaccinazione. Ciò vuol dire che sarà stabilita una sanzione amministrativa pecuniaria.

Andrà da 100 euro a 500 euro e sarà proporzionata alla gravità dell’inadempimento.

In merito invece all’anno scolastico 2018-2019, i genitori/tutori/affidatari dei bambini non sono tenuti a presentare, all’atto dell’iscrizione, la documentazione relativa.

Infatti, il rispetto degli adempimenti vaccinali è accertato mediante il trasferimento dei dati tra scuole e Aziende Usl competenti.

Dopo le opportune verifiche, i genitori/tutori/affidatari dei minori che non risultano in regola con gli obblighi vaccinali, o che non ricadono nelle condizioni di esonero, omissione, differimento, o che non hanno presentato formale richiesta di vaccinazione, saranno invitati dalle istituzioni scolastiche con lettera, a presentare la documentazione entro il 10 luglio 2018.

Sarà segnalata alla Asl la mancata presentazione della documentazione richiesta.

 

 

 

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