È stato presentato il bilancio sociale Enpam 2018, che ha messo in luce le numerose ricadute positive per i propri iscritti e per l’economia italiana

Con la presentazione del bilancio sociale Enpam 2018, questa mattina durante i lavori del Congresso Nazionale Fimmg in corso in Sardegna, l’ente previdenziale di medici e dentisti ha potuto festeggiare il traguardo degli oltre 20 miliardi di patrimonio.

Un dato estremamente positivo, che avrà ricadute importanti sia per i propri iscritti che, più in generale, per l’economia italiana.

Dai dati presentati, Enpam può vantare di rappresentare un sistema previdenziale in grado di generare lavoro, ma non solo.

L’Ente si sta dimostrando capace di migliorare costantemente le tutele offerte e produrre iniziative sociali in modo da sviluppare benessere.

La novità dello scorso anno è stata la possibilità di iscriversi aperta anche agli studenti del 5° e 6° anno del corso di laurea in Medicina e in Odontoiatria.

L’iscrizione, del tutto facoltativa, ha convinto oltre duemila studenti per i quali si sono aperte immediatamente le tutele previste dalla Fondazione per i propri aderenti.

Come dichiarato dal presidente dell’Enpam, Alberto Oliveti, “il bilancio sociale 2018 sancisce il passaggio dalla linea al cerchio, cioè dal collegamento lineare lavoro-previdenza al collegamento circolare dal lavoro alla previdenza e dalla previdenza alla tutela del lavoro, di chi ha lavorato e di chi lavorerà.”

In arrivo nuove e importanti misure che riguardano la maternità ed esposte in occasione della presentazione dell’ultimo bilancio sociale Enpam.

Le tutele previste prevedono un aumento dell’indennità minima garantita a tutte le iscritte, la tutela della gravidanza a rischio per le libere professioniste, e un bonus di 1500 euro per le spese del primo anno di vita del bambino comprese quelle di nido e babysitter.

Quanto al patrimonio, che come detto, raggiunge i 20 miliardi, mette in condizione l’Enpam di pagare pensioni per 12,95 anni, anche nel caso in cui si estinguessero da un giorno all’altro le entrate contributive.

Inoltre, l’ente fa sapere di destinare una quota del proprio patrimonio a investimenti che, insieme a un rendimento, possano generare una ricaduta positiva sulla professione e di conseguenza sull’economia reale.

Nutrizione e salute, biotecnologie, residenze sanitarie assistenziali e strutture ospedaliere sono i primi settori economici individuati. A questi si accompagna una strategia di sostegno all’Italia tramite l’ingresso nel capitale azionario delle principali società del Paese.

Non mancano poi le iniziative di responsabilità sociale. A tal proposito, Oliveti ha ricordato gli appuntamenti di Piazza della salute. Questi puntano ad accrescere l’autorevolezza professionale di medici e odontoiatri con un calendario di iniziative volte alla prevenzione e alla sensibilizzazione ai corretti stili di vita sempre più ricco e sparso sull’intero territorio nazionale.

 

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