Nell’area metropolitana della città di Milano è emergenza medici: la carenza di camici bianchi è infatti a livelli allarmanti. Mancano oltre 200 medici di base

La carenza di camici bianchi su tutto il territorio nazionale è una situazione sempre più seria, ma nell’Ats di Milano-Città metropolitana il problema ha assunto i contorni dell’emergenza.

Sarebbero infatti almeno 200 i medici che mancano e per questo il Comune ha lanciato una call per coprire le aree carenti.

Purtroppo, però, le risposte sono state 35 su 251 disponibilità.

La Regione, tuttavia, ha raddoppiato i posti nel triennio di formazione in Medicina generale, ma il problema persiste.

La carenza di camici bianchi sul territorio lombardo, come riporta il Corriere della Sera, è dovuta al fatto che pochi giovani vogliono aprire un ambulatorio, così i sindaci e la Regione studiano misure per correre ai ripari.

Ad aprile è stato pubblicato l’elenco degli ambiti carenti, ovvero delle porzioni di territorio in cui c’è bisogno di dottori.

Ebbene, nel Milanese “i posti a disposizione erano 251, solo 35 medici di base hanno risposto”.

Ad affermarlo è Marco Bosio, direttore generale dell’Ats.

Situazione critica al Municipio 9, che richiedeva 22 persone e ne vede arrivare solo una, al Municipio 5 (12 contro tre), mentre in zona 2 nessun candidato si è fatto avanti, nonostante le 13 disponibilità. Secondo Bosio, non c’è mai stata una copertura così bassa a Milano.

Questo significa che moltissimi pazienti resteranno scoperti, ovvero senza medico di famiglia vicino casa. Un disagio importante per disabili e anziani e persone dalla mobilità ridotta. Nell’hinterland la situazione è ben più seria.

“Tra Bollate, Baranzate e Novate ci sarebbe bisogno di sette dottori, ma nessuno si è fatto avanti — continua Bosio — . Situazione simile a Cinisello”. Il problema nasce dal fatto che il triennio di formazione in Medicina generale non è tra i corsi più quotati. Le borse di studio sono di sole 900 euro al mese, la metà di quelle destinate ai futuri cardiologi, ortopedici e ginecologi.

Ma la carenza di camici bianchi riguarda anche i pediatri. La distribuzione dei pediatri è calcolata in base al numero di bambini tra zero e sei anni. E in Lombardia si parla di un medico ogni 600 piccoli pazienti. I sette territori che erano rimasti sprovvisti di un ambulatorio ora sono coperti, grazie alla call di aprile, ma le situazioni difficili sono molte. Il comune di Vanzago, per risolvere il problema, ha lanciato una raccolta firme e offre uno spazio gratuito a chi vorrà aprire lo studio nel Comune.

La messa a disposizione di locali a costo zero o a prezzo calmierato è una strategia che molte amministrazioni usano per attirare i medici.

Ma anche la Regione corre ai ripari.

Secondo Giulio Gallera, assessore al Welfare, quest’anno “abbiamo ottenuto 165 borse di studio per chi accede al corso di formazione di Medicina generale contro le cento del 2017. In più ne finanziamo 35 con fondi regionali”.

Il ministero della Salute ha infine messo a disposizione di tutta Italia altri 800 posti. Inoltre, in autunno si chiederà a chi ha raggiunto il numero massimo di pazienti di arrivare a quota 1.800. Resta da vedere chi vorrà aderire alla proposta e chi invece, a causa dell’alto numero dei pazienti, si fermerà a un massimo di 1.500.

 

 

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