L’Amministrazione capitolina, ritenuta responsabile di condotta discriminatoria nei confronti dei disabili, dovrà adottare un Piano per rimuovere le barriere architettoniche presenti presso la Stazione di Ostia Antica

Con l’Ordinanza del 14.12.2020, il Tribunale di Roma ha condannato l’amministrazione comunale capitolina per condotta discriminatoria nei confronti dei disabili.

Lo rende noto l’Associazione Luca Coscioni, promotrice del giudizio in sede civile con l’obiettivo di denunciare la presenza di barriere architettoniche sul ponte pedonale che collega la stazione al Parco Archeologico di Ostia Antica; barriere che – si legge in una nota dell’Organizzazione – “impediscono ai pendolari o ai turisti con disabilità motoria di accedere al cavalcavia una volta scesi dal trenino della Roma-Lido”.

Al termine del lungo iter legale, il Giudice, dopo aver respinto tutte le eccezioni presentate dall’avvocatura comunale, ha condannato Roma Capitale ad adottare entro sei mesi un Piano volto alla rimozione delle barriere architettoniche presenti presso la Stazione di Ostia Antica. Il Piano dovrà essere elaborato da Roma Capitale sentita l’Associazione Luca Coscioni e dovrà garantire la piena accessibilità del cavalcavia – e la sua fruibilità in condizioni di sicurezza – anche a tutte le persone con disabilità.

L’Amministrazione dovrà, inoltre, risarcire il danno non patrimoniale cagionato all’Associazione Luca Coscioni, quantificato in via equitativa in una somma pari a 10.000 euro.

Si tratta della quarta condanna per condotta discriminatoria nei confronti delle persone con disabilità inflitta in sede giudiziaria al Comune di Roma sulla base di altrettante iniziative legali promosse dall’Associazione.

L’auspicio dell’Associazione, ora è che il Comune voglia dare immediata esecuzione al provvedimento emesso dal Giudice, al fine di rimuovere le discriminazioni accertate dal Giudice, “senza frapporre ulteriori ostacoli o impedimenti burocratici al compimento di tutte quelle opere indicate dal Tribunale”.

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