Dal Forum Risk Management in Sanità di Firenze rassicurazioni circa i tempi di approvazione del testo al Senato. Gelli: alla Camera non ci saranno ulteriori modifiche ma una semplice ratifica

In attesa che il Senato concluda l’esame dell ddl sulla responsabilità professionale, il dibattito sulla nuova normativa prosegue al di fuori del Parlamento. Ieri l’argomento è stato al centro di una sessione dedicata del XI  Forum Risk management in Sanità, in programma in questi giorni a Firenze.

Presenti molti dei protagonisti che hanno lavorato alla stesura del testo; a partire dal relatore del provvedimento alla Camera dei Deputati, Federico Gelli, da cui il ddl prende il nome. Per Gelli finalmente, a quasi un anno di distanza dall’approvazione del testo a Montecitorio, sembra che anche il Senato sia vicino a licenziarlo. La prosecuzione della discussione sugli articoli che restano da esaminare, secondo il responsabile sanità del Partito Democratico, dovrebbe essere inserita all’ordine del giorno del 6 dicembre o in alternativa il 20 dicembre dopo la sessione di Bilancio. “Speriamo di vederla approvata prima della chiusura dell’anno”, ha dichiarato il medico, ribadendo che una volta tornato alla Camera il testo non subirà ulteriori modifiche ma ci sarà una semplice ratifica.

Entrando nel merito dell’articolato, Gelli ha sottolineato come “questa è una legge ha la forza d’intervenire nel merito della questione del rapporto tra medico e paziente e tra strutture e paziente e tra la struttura e i professionisti”; inoltre, “legge garantisce gli operatori di poter svolgere la propria attività in modo più sereno e garantisce al contempo una possibilità d’indennizzo più rapido e certo per i cittadini che dovessero subire un danno dal sistema sanitario”.

A Firenze era presente anche il relatore del ddl a Palazzo Madama, il senatore Amedeo Bianco che ha rassicurato circa la volontà di chiudere il provvedimento al più presto. Per Bianco serviranno ragionevolmente altre 2 o 3 ore di aula, ma per conoscere i tempi bisognerà attendere la definizione del calendario dei lavori prevista martedì prossimo.  “Il provvedimento – ha affermato Bianco – ha un fine ben preciso: quello di riformare tutto il sistema del contenzioso sanitario che è tra l’altro una condizione attraverso la quale si garantiscono dei diritti dei cittadini. Il primo diritto è quello alla sicurezza delle cure. E poi c’è anche un altro aspetto che riguarda il diritto ad un risarcimento equo qualora si sia coinvolti in un’azione che ha determinato un danno ingiusto”.

Quanto alle critiche secondo cui il provvedimento sarebbe sbilanciato in favore dei professionisti a discapito dei cittadini, il senatore ha evidenziato come da un’attenta lettura del testo si possono evincere maggiori garanzie per il cittadino rispetto al sistema attuale. “

Sulla stessa linea anche il presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi che, a sua volta, ha affermato di non accettare le considerazioni di una legge troppo orientata sul medico, sottolineando invece come si tratti di un provvedimento incentrato sulla sicurezza delle cure, a vantaggio del cittadino e di tutto il personale sanitario. “I passi in avanti – ha evidenziato De Biasi – sono molto grandi, come l’affidamento all’Iss per la validazione dell’accreditamento delle linee guida delle società scientifiche, con cui l’Istituto diventa punto di riferimento per gli operatori sanitari e cittadini. La trovo una legge molto moderna e attesa, che cambia anche la cultura della sicurezza”.

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