Anche oggi parliamo di ernia del disco. Sembrerà ridondante l’argomento ma in effetti è ancora al primo posto nella classifica di affezioni dell’apparato locomotore, tante … tantissime persone come te ne soffrono. Quindi cerchiamo di ampliare il panorama conoscitivo in merito.
Iniziamo a dire che l’ernia del disco no è un’entità unica ed immutevole. Di varianti al tema ne esistono diverse, protrusa, migrata, intraforaminale, extraforaminale ecc. Oggi soffermo la mia e la tua attenzione su una prima grande differenza che rappresenta circa il 10% dei casi. Parliamo quindi di Ernia Extra Foraminale (EEF) ed Ernia Intra Foraminale (EIF).
L’EEF si trova generalmente tra i dischi L3 ed L5. Risulta molto particolare per sede, tipologia, intensità di sintomi ed eventuale trattamento chirurgico. Solitamente la radice nervosa oltre che compressa e spostata viene anche schiacciata contro una parte dell’osso vertebrale. A volte anche contro l’articolazione interapofisaria. Questo meccanismo genera dolori che possono variare di intensità ed estensione. Essendo maggiormente colpito è il tratto L3-L5 puoi avvertire dolore classico dello sciatico o anche anteriormente a coscia e gamba (cruralgia). Il dolore lombare aumenta notevolmente se ci si appoggia sul piede del lato dolente, rimanendo in piedi per lungo tempo ed anche di notte. Tende a diminuire invece da seduti. Non ci sono posizioni antalgiche specifiche sfortunatamente.
L’EIF invece comprime la parte esterna della radice nervosa quando questa esce dal foro di congiunzione, oppure interessa la radice sovrastante se è più laterale. Il dolore in questo aumenta quando ti pieghi dal lato dell’ernia poiché aumenta la compressione del disco. Caratteristica è la posizione di chi soffre di EIF in quanto la persona tende ad assumere una posizione a “virgola” si inclina il busto cioè dal lato opposto per cercare di diminuire la compressione, e quindi, la sintomatologia!, quindi il soggetto sarà portato a tenere una postura antalgica piegandosi dal lato opposto. Se l’EIF è invece più esterna, il dolore si presenterà flettendosi verso il lato opposto, quindi la postura adottata dal paziente sarà inclinata verso la lesione.
In caso di ernia del disco lombare, di norma i primi sintomi comprendono dolore lombare o lombalgia, cui col tempo si associa la sciatica, ovvero un dolore lungo la faccia posteriore della gamba, che può estendersi fino alla pianta o al dorso del piede. Spesso, all’esordio, il dolore lombare può essere improvviso e violento, tanto da “bloccare” il paziente in flessione (‘colpo della strega’). In fase acuta, il dolore alla gamba diviene tuttavia il sintomo più rilevante. In questo caso il dolore esprime la sofferenza radicolare (della radice nervosa L5, all’origine del nervo sciatico). La cruralgia indica invece la sofferenza di L4, con dolore localizzato principalmente nella parte anteriore della coscia. Al dolore spesso si associano poi parestesie (sensazioni anomale della gamba, come formicolii), deficit sensitivi, alterazioni dei riflessi, ipostenia o diminuzione della forza.
Cosa fare quindi? La risposta è scontata: ginnastica posturale almeno all’inizio. Poi un valido piano di trattamento di recupero motorio ed efficienza fisica, vale a dire che devi cercare un ottimo Personal Trainer… uno di quelli specializzati nel trattamento della schiena.

Dr Paolo Scannavini
Fisioterapista e Kinesiologo
Responsabile Fisiopalestra MeRiBen
PNL Pratictioner
Mysa Trainer

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