Ci sarebbero anche due medici dell’Ospedale Molinette di Torino tra gli indagati della tragedia di Piazza San Carlo. Non avrebbero compreso la gravità delle condizioni di una donna rimasta poi tetraplegica.

Due medici dell’ospedale Molinette di Torino risultano indagati per lesioni gravi: una loro paziente, ferita in piazza San Carlo nella notte della Champions 2017, sarebbe rimasta tetraplegica dopo l’incidente. I sanitari avrebbero sottovalutato le sue gravi condizioni.

La presunta vittima, come riporta La Stampa, è una donna di 68 anni.

Ma ecco cosa è accaduto.

La 68enne, ferita in piazza San Carlo la sera del 3 giugno scorso, si trovava col marito proprio lì dove la tragedia è avvenuta.

Travolta dalla folla, la donna in gravi condizioni è giunta prima al Maria Vittoria e poi alle Molinette. Lì però la Tac non avrebbe evidenziato lesioni al rachide-cervicale.

La donna, infatti, riusciva ancora a muovere parzialmente gli arti inferiori e superiori.

Le lesioni “verosimilmente responsabili” della tetraplegia sono state scoperte solo dopo due interventi neuro-chirurgici il 6 giugno, attraverso una risonanza magnetica.

Da quel giorno, la donna ferita in piazza San Carlo, è paralizzata dal collo in giù.

Le ipotesi ora al vaglio delle inquirenti sono due. Quella di un errore durante l’intervento chirurgico, oppure della Tac che non avrebbe rivelato la gravità delle lesioni al midollo spinale.

L’accertamento di eventuali responsabilità mediche si giocherà tutto su questo.

Le conclusioni della perizia-medico legale firmata da Roberto Testi hanno convinto il pm Roberto Rinaudo ad aprire un fascicolo sull’accaduto.

“Per quanto detto circa la tipologia delle lesioni – scrive il medico legale – del tutto compatibili con il fatto che la donna sia stata travolta dalla folla come risulta in atti, è assai semplice affermare che le lesioni osservate sono in rapporto causale con i fatti occorso nella serata del 3 giugno 2017 in piazza San Carlo. Ritengo si debba segnalare che nella valutazione medica della vicenda vi sia un elemento di criticità meritevole di approfondimento, costituito dal fatto che la donna, soccorsa sulla scena, è stata trasportata all’ospedale Maria Vittoria e successivamente trasferita alle Molinette senza manifestare deficit neurologici”.

“Solo il 6 giugno si manifestava una improvvisa tetraplegia – prosegue la relazione – che l’esecuzione di una risonanza magnetica in urgenza dimostrava essere causata da una compressione midollare. È da segnalare che le immagini dell’esame Tac eseguito subito dopo il ricovero presso al Maria Vittoria e refertate come negative per lesioni del rachide cervicale, sono state nuovamente esaminate alle Molinette da altro specialista, il quale ha confermato il referto. In tal senso pare utile una revisione specialistica su tali immagini”.

La donna e il marito si costituiranno parte civile.

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