È sospettato per l’omicidio colposo di un uomo di 75 anni l’ infermiere a processo per aver interrotto il monitoraggio dell’anziano paziente

È omicidio colposo l’accusa per un infermiere a processo per la morte di un 75enne. L’uomo, in servizio all’ospedale San Martino di Belluno all’epoca dei fatti, è stato rinviato a giudizio.
Archiviate, invece, le posizioni dei medici del nosocomio, che si erano occupati di Ferdinando Casanova, la vittima.

L’ infermiere a processo – per l’accusa – non avrebbe monitorato il 75enne Ferdinando Casanova, nonostante fosse incaricato di farlo costantemente.

Il monitoraggio, in base alla tesi della procura della Repubblica, è stato inspiegabilmente interrotto poco prima della morte del 75enne di Limana, dopo cinque giorni di agonia. Ebbene, il giudice per le udienze preliminari Scolozzi ha fissato per il 19 maggio la prima data del processo. Quel giorno si costituiranno parte civile Sandro ed Erick, figli del meccanico, allenatore e calciatore dei Veterani del Belluno, e i nipoti, ai quali l’uomo era molto legato. Gli avvocati della famiglia Casanova fanno sapere che ci sarà una richiesta di risarcimento danni.

La vicenda

Ferdinando Casanova soffriva da almeno una settimana di dolori al petto molto forti. Il 75enne stava facendo una serie di accessi programmati al Pronto soccorso dell’ospedale cittadino.
Secondo la ricostruzione, nella notte tra lunedì 5 e martedì 6 settembre del 2016, è stato colpito da un attacco cardiaco ed è andato in coma. L’uomo è poi deceduto alle 21.30 di sabato, dopo cinque giorni.
Ai familiari i medici hanno parlato di un arresto cardio circolatorio, ma questi hanno deciso di incaricare un legale per fare un esposto in Procura. E vederci chiaro.
Nel frattempo, il sostituto procuratore Marcon ha disposto l’autopsia, che è stata seguita dall’anatomopatologo Cirnelli.
Dopo che anche i familiari di Casanova hanno incaricato un consulente e depositato una perizia, nel registro degli indagati sono stati iscritti alcuni medici. Ma a loro carico non è emerso nulla di penalmente rilevante, tanto che il pubblico ministero ha chiesto e ottenuto l’archiviazione da parte del giudice per le indagini preliminari.

Gli accertamenti si sono quindi rivolti su altro personale medico e sull’ infermiere a processo.

Questi è stato rinviato a giudizio poiché era stato incaricato di effettuare un monitoraggio. Monitoraggio che pare sia stato invece interrotto. Una posizione, la sua, tutta da chiarire.
Pertanto, il gup ha deciso per il processo, che verrà celebrato a partire dal prossimo mese di maggio 2018.
L’imputato è difeso da Massimiliano Paniz e dovrà difendersi dall’accusa di omicidio colposo. Al processo saranno chiamati anche dei testimoni, a partire da quelli individuati dalla procura della Repubblica, dopo di che la parola passerà a quelli della difesa.
 
 
 
 
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