In un recente messaggio (n. 2939 del 31/07/2019), l’Inps ha reso nota la nuova procedura per l’inoltro delle istanze telematiche relative ai riscatti ai fini TFS e TFR

Nel documento, firmato dal Direttore Generale, Gabriella Di Michele si apprende che, a decorrere dal 29 luglio 2019, nell’ambito dei servizi on line offerti dall’Istituto nel portale INPS, è disponibile l’applicativo che consente all’utente e all’Ente datore di lavoro, l’inoltro di istanze telematiche relative ai riscatti ai fini del TFS e del TFR.

In particolare, per il cittadino sono disponibili le seguenti funzionalità:

  • domanda di riscatto ai fini TFS/TFR (solo per i dipendenti di enti locali e sanità);
  • richiesta di anticipata estinzione delle rate residue di riscatto ai fini TFS/TFR;
  • richiesta di esonero dal pagamento delle rate residue di riscatto ai fini TFS/TFR;
  • rinuncia al riscatto ai fini TFS/TFR; simulazione del calcolo dell’onere di riscatto.

Le funzionalità a disposizione del datore di lavoro sono, invece, le seguenti:

  • domanda di riscatto ai fini TFS/TFR (solo per le amministrazioni statali); richiesta di anticipata estinzione delle rate residue di riscatto ai fini TFS/TFR;
  • richiesta di esonero dal pagamento delle rate residue di riscatto ai fini TFS/TFR;
  • nuova domanda di riscatto ai fini TFS/TFR a rettifica della precedente già inoltrata (solo per le amministrazioni statali).

I nuovi servizi on line sono disponibili nel sito istituzionale dell’Istituto (www.inps.it).

Nel messaggio è, altresì, contenuta la procedura guidata.

Dopo l’accesso al portale INPS, selezionando la voce di menu “Prestazioni e Servizi”, si potrà attivare la Scheda prestazione “Riscatti TFS e TFR” inserendo nel campo “Testo Libero” la parola “Riscatti TFS e TFR” e selezionando il tasto “Filtra”.

Quanto, invece, alle istanze già inoltrate, essere saranno consultabili alla voce del Menu “Consultazione domande inoltrate”; il manuale è consultabile nella apposita sezione “Manuali”.

Attenzione, inoltre, perché l’accesso a nuovi servizi è consentito solo mediante l’utilizzo del proprio PIN dispositivo, della Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o del Sistema Pubblico Identità Digitale (SPID); e, in ogni caso, sarà possibile accedervi, recandosi al proprio Patronato.

La redazione giuridica

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