Manifestazione nazionale a Roma il 17 novembre. Il 18 Assemblee nelle Aziende sanitarie
#Assuntisubito, #Precarimaipiu’. Con questi hashtag i medici, veterinari e dirigenti del Servizio sanitario nazionale aderenti a 10 sigle sindacali (Anaao Assomed, Cimo, Aaroi-Emac, Fp Cgil medici e dirigenti sanitari, Fvm, Fassid, Cisl medici, Fesmed, Anpo-Ascoti-Fials medici, Uil Fpl medici) hanno lanciato la mobilitazione contro la Legge di bilancio 2017.
Il 18 novembre saranno convocate Assemblee in tutte le aziende sanitarie, precedute da una Manifestazione nazionale a Roma a Piazza Montecitorio 17 novembre, senza escludere la possibilità di uno Sciopero nazionale entro la fine del mese.
I sindacati dichiarano di scendere in piazza per un contratto di lavoro che valorizzi la loro attività ed il loro ruolo a garanzia di servizi di qualità per i cittadini, per la fine della precarietà e nuova occupazione e per una civile e forte difesa delle loro professioni, della loro autonomia e dei loro legittimi interessi.
“Non possiamo subire una ulteriore proroga, di fatto, del blocco contrattuale – si legge in un appello rivolto ai colleghi – e il prolungamento dello scippo dei fondi accessori, che servono a valorizzare le carriere e remunerare il disagio. Né rassegnarci al peggioramento dei livelli retributivi, rinunciando a reclamare un diverso valore, anche salariale, del nostro lavoro che riporti i medici, e non chi governa il sistema, a decidere sulle necessità del malato”.
Per le Associazioni, l’entità delle risorse messe a disposizione del CCNL per il triennio 2016-2018 rimane ancora simbolica, incapace di arrestare l’impoverimento e la dilagante demotivazione professionale e migliorare condizioni di lavoro incompatibili con livelli retributivi inchiodati al 2010.
“Abbiamo richiesto un confronto urgente con il ministro della Salute e la presidenza del Consiglio dei ministri – annunciano i sindacati – perché il problema è politico e il Governo deve farsene carico, come ha fatto per altri settori del pubblico impiego”.
