Aumentano le richieste dopo gli ultimi casi in Italia, ma solo poche Regioni sono già in grado di offrire i vaccini gratuitamente ai propri residenti

L’ultimo episodio in ordine di tempo è quello di una giovane diciassettenne ricoverata in condizioni gravi a La Spezia; ma negli ultimi giorni il moltiplicarsi di casi di meningite nel nostro Paese ha scatenato una vera e propria corsa alla vaccinazione.

Il piano vaccini presente nei nuovi Livelli essenziali di assistenza prevede il vaccino contro il meningococco del ceppo B, da effettuare nel primo anno di vita, e quello contro il meningococco del ceppo C, per il quale si può optare o per un vaccino specifico oppure per il tetravalente, che copre i ceppi A, C, W e Y ed è più indicato per gli adolescenti.

I tempi per far diventare operativo il nuovo piano vaccini, tuttavia, sono ancora lunghi e attualmente solo alcune Regioni hanno iniziato a offrire gratuitamente i sieri ai propri residenti. Si tratta nello specifico di Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto per quanto riguarda il meningococco B, mentre per il tetravalente i numeri sono ancora più bassi.

Nelle altre Regioni bisognerà aspettare il recepimento del piano vaccini, anche sulla base delle risorse economiche disponibili. Nel frattempo chi vorrà ricorrere al siero dovrà acquistarlo in farmacia presentando la ricetta del medico. E non si tratta di una spesa di poco conto visto che per ciascuna dose (per il meningococco B le dosi sono tre) la spesa è di circa 80 euro.

Quanto alla psicosi scatenata dai recenti casi di meningite tuttavia gli esperti invitano alla calma. Per evitare il rischio di contagio da parte di chi è stato in contatto con un malato c’è la profilassi, da effettuare nei giorni immediatamente successivi; per le vaccinazioni meglio adoperarsi per tempo ma all’interno di campagne sistematiche.

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