Studio svizzero scopre una molecola per affievolire le reazioni infiammatorie in gravidanza per scongiurare il parto prematuro

Una molecola sintetica può affievolire le reazioni infiammatorie in gravidanza, che sono molto pericolose perché possono provocare parti prematuri e mettere in pericolo la vita del feto. E’ quanto si afferma in uno studio condotto dai ricercatori dell’Inselspital di Berna, in collaborazione con i colleghi di Roma e Miami, pubblicato sulla rivista medico-scientifica ‘Plos One’.
Esperimenti sui topi hanno infatti dimostrato che una molecola sintetica – esattamente identica a quella prodotta dall’ovulo poco prima dell’impianto – diminuisce l’intensità delle reazioni infiammatorie in gravidanza. Durante gli esperimenti i ricercatori hanno utilizzato il Pre-Implantation Factor (conosciuto anche come Pif), una sostanza prodotta dall’ovulo che aumenta la capacità di attecchimento cellulare dopo la fecondazione. Il Pif limita il rischio di nascite premature e influenza positivamente la crescita del feto agendo su una fase chiave delle reazioni infiammatorie in gravidanza.
La ricerca “dimostra scientificamente l’efficacia della PIF nel protegge dalla comparsa di reazioni infiammatorie in gravidanza” spiega Nicoletta Di Simone, professoressa di ostetricia e ginecologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.  
Il ruolo essenziale del PIF durante la gravidanza è supportato dalla capacità di promuovere lo sviluppo degli embrioni, la ricettività endometriale e l’invasione di trofoblasti.
I risultati sulle cavie – aggiunge Martin Müller, Primario del Dipartimento di Ginecologia presso l’Ospedale Universitario di Berna – “sono molto promettenti e incoraggiano a effettuare ulteriori ricerche su questo approccio terapeutico per evitare i parti prematuri”.
L’uso delle molecole sintetiche di Pif va quindi considerato come un nuovo approccio di fondamentale importanza per scongiurare il parto prematuro – causa principale delle morti e malattie neonatali a lunga prognosi – controllando le reazioni infiammatorie in gravidanza.
La molecola Pif prodotta sinteticamente negli Stati Uniti  è già stata provata con successo in un primo studio clinico su una malattia autoimmune del fegato. A Berna l’equipe di ricercatori è ancora a lavoro per verificare se sia possibile uno studio clinico sulla gravidanza. L’ipotesi formulata è quella di somministrare – dopo gli opportuni accertamenti tramite nuovi studi – il Pif come profilassi nelle gestazioni a rischio limitando e controllando le reazioni infiammatorie in gravidanza.
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