Si era affidata a un naturopata per curare un cancro al seno con i fiori di Bach. La donna, 46 anni, ha deciso di rivolgersi agli oncologi quando il tumore era ormai a uno stadio troppo avanzato.

Morire nel 2018 per un tumore curato coi fiori di Bach. Sembra incredibile, ma è quanto accaduto a una donna siciliana di 46 anni, affetta da un cancro al seno.

La signora, non appena aveva ricevuto la diagnosi, aveva deciso di rivolgersi a una persona di sua fiducia, anziché alle cure dei medici.

Ha quindi scelto di affidarsi a un naturopata che l’avrebbe ‘curata’ con rimedi del tutto inadeguati. Un ciarlatano, di cui però la donna si fidava ciecamente.

Il tumore curato coi fiori di Bach si è dunque rapidamente esteso, in modo sempre più aggressivo, in mancanza di quegli ‘ostacoli’ che solo la chemioterapia riesce a porre dinanzi all’avanzare di un cancro.

Fino a quando, vedendo che le cure non sortivano alcun effetto ma anzi la sua salute peggiorava visibilmente, la signora si è rivolta agli oncologi, prima in Sicilia e poi a Pordenone. Ma era ormai troppo tardi, e nel giro di pochi mesi è spirata.

A denunciare il drammatico episodio è Massimiliano Beretta, oncologo del Cro di Aviano (Pordenone).

La vittima di questa triste vicenda è morta circa un anno fa. Il medico, intervistato dal Gazzettino, ha messo in guardia da questi sedicenti guru che usano solo sostanze naturali per curare gravissime patologie.

“Mentre lei credeva di sottoporsi a una terapia efficace – afferma Beretta – la malattia avanzava in modo ancor più aggressivo”.

Ma il dottor Beretta ha anche criticato la tendenza dilagante all’autodiagnosi “da motore di ricerca”. Sono sempre di più, infatti, gli italiani che si affidano a Internet per autodiagnosticarsi le patologie più svariate.

Ma anche per trovare delle cure.

E la morte di questa donna, come quella di molte altre nei mesi scorsi, dovrebbe essere un monito per chi, ancora oggi, non si affida alla scienza e alle cure mediche per diffidenza o per paura.

Negli ultimi mesi anche programmi televisivi come Le Iene hanno dedicato diversi approfondimenti a questi “guru” delle medicine alternative. Come il caso in questione del tumore curato coi fiori di Bach, ci sono stati altri gravi episodi, come quello recente della dottoressa che in Sardegna curava il cancro con terapie a ultrasuoni.

 

 

 

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