Una ricerca internazionale afferma che i soggetti che possiedono elevati livelli di vitamina D sono più protetti contro il cancro al colon.

Avere alti livelli di vitamina D nel sangue proteggere contro il tumore più comune in Italia, quello del colon-retto.

La conferma è arrivata da un importante studio internazionale. Quest’ultimo è nato dalla collaborazione di ricercatori europei, americani e asiatici ed è stato pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute.

Secondo questa ricerca, dunque, la vitamina D svolgerebbe una imprescindibile funzione di scudo e protezione contro il cancro del colon-retto.

Sabina Sieri, epidemiologa presso la Fondazione Irccs-Istituto Nazionale dei Tumori e co-autrice dell’articolo, sostiene che “il rischio di sviluppare un tumore del colon-retto nel corso della vita è di una donna su 24 e di un uomo su 22; è la seconda causa di decessi attribuibili a tumore negli uomini e nelle donne”.

Non solo.

La ricerca ha ipotizzato che la vitamina D, nota per il suo ruolo nel mantenimento della salute dell’osso, possa ridurre il rischio di sviluppare questo tumore. Questo accadreattraverso diverse vie metaboliche implicate nella regolazione cellulare.

Lo studio pubblicato dal Journal of the National Cancer Institute, ha preso in esame 5.700 casi di tumore del colon-retto e 7.100 casi controllo.

Questi ultimi appartenevano a 17 coorti e sono stati osservati per 5,5 anni.

In questo arco di tempo, rispetto ai soggetti con concentrazioni di vitamina D nel sangue ritenute adeguate per la salute dell’osso, quelli con concentrazioni sub-ottimali hanno presentato un rischio maggiore del 31% di sviluppare un tumore del colon-retto.

In sostanza, la ricerca ha evidenziato come livelli superiori a quelli ritenuti adeguati per la salute dell’osso siano stati associati a un rischio inferiore del 27% di sviluppare il cancro al colon.

Pertanto, secondo Sieri, questo dimostra una scoperta importante. Ovvero che i livelli “raccomandati per la salute delle ossa potrebbero essere inferiori a quelle che sarebbero ottimali per la prevenzione del tumore del colon-retto”.

 

 

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