Si intitola “Senza la C” la nuova campagna di sensibilizzazione contro l’epatite C lanciata da sei associazioni di pazienti con l’obiettivo comune di informare sulle implicazioni derivanti dal contagio e sui corretti comportamenti da adottare per prevenire questa malattia. 

 

Brochure informative saranno distribuite nelle farmacie italiane e in oltre tremila punti di aggregazione tra i quali i centri di infettivologia, i SerD, servizi per le dipendenze delle Asl, le sedi nazionali e locali delle associazioni e i locali gay. L’epatite C colpisce circa il 3% della popolazione mondiale. Ogni anno, ai circa 170 milioni di individui già infetti, si aggiungono tra i 3 e i 4 milioni di nuovi casi – spiegano i promotori della campagna – e anche se questa malattia fa oggi meno paura, anche grazie a nuovi farmaci, la prevenzione è essenziale, vista la non disponibilità di un vaccino.

Ed è proprio il tema dei nuovi trattamenti, fra l’altro molto costosi, uno dei problemi da affrontare per combattere la patologia. Le associazioni denunciano che solo la metà dei pazienti accede ai nuovi medicinali. «Troppo pochi accedono ai nuovi farmaci».  «A un anno dalla stipula del contratto per la rimborsabilità delle nuove terapie contro l’epatite C sono stati trattati solo la metà dei 50mila pazienti che la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, aveva promesso di curare con il fondo per i nuovi farmaci» – denunciano i rappresentanti delle associazioni Arcigay, Anlaids, Lila, Nadir, Mario Mieli e Plus.  

«C’è un ragionevole rischio che il sistema italiano non riesca ad arruolare per tempo i 50.000 pazienti come previsto dal contratto (riservato) con l’azienda Gilead, compromettendo quindi gli sconti che il contratto prevede. Se questo si avverasse, sarebbe molto grave visto che i pazienti con coinfezione Hiv/Hcv sono già inseriti in percorsi di cura che potrebbero garantire non solo il rapido accesso al trattamento con i nuovi farmaci, ma anche un livello altissimo di aderenza al trattamento ed alle cure».

Tra i promotori del progetto ci sono Aned (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto), Epac (Pazienti con epatite e malattie del fegato), Fedemo (Federazione delle Associazioni Emofilici), L’Isola di Arran (Associazione impegnata nella lotta al disagio e all’emarginazione sociale legate al mondo della droga), Nadir (Pazienti con HIV), Plus (Persone LGBT Sieropositive).

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