L’uomo era stato ricoverato a causa di una infezione da pneumococco. È morto stroncato da un aneurisma dell’aorta non diagnosticato.

Un presunto caso di malasanità ha coinvolto 9 medici che attualmente risultano indagati per la vicenda di un pensionato del Cuneese, morto per un aneurisma aortico al Santa Croce di Cuneo.

L’uomo, che era una delle ultime staffette partigiane della zona oltre a essere membro dell’Anpi e nel direttivo provinciale dell’Aido, è morto per un aneurisma aortico mentre era ricoverato nell’ospedale del capoluogo provinciale da sei giorni.

I nove medici che lo hanno avuto in curo sono indagati perché non gli diagnosticarono l’aortite infettiva da pneumococco, evidenziata in seguito solo dall’autopsia.

Per questo motivo, la Procura di Cuneo li ha indagati per omicidio colposo.

I sanitari sono nove, come detto, tra addetti a Pronto soccorso, medicina interna e nucleare, radiologia e infettivologia.

Il giudice per le indagini preliminari Alberto Boetti ha fissato un incidente probatorio con una prima udienza l’11 settembre.

In quell’occasione il consulente tecnico d’ufficio assumerà l’incarico per la perizia.

La vicenda

Il pensionato poi morto per un aneurisma aortico era entrato in ospedale con febbre alta e dolori alla schiena. Dagli esami del sangue era emerso che aveva un’infezione da pneumococco.

Durante il ricovero, gli accertamenti hanno escluso la polmonite e, cercando le cause della febbre, gli sono stati somministrati degli antibiotici.

Secondo il professor Matteo Bassetti, infettivologo di Udine e consulente dei familiari del pensionato, i medici del Santa Croce di Cuneo “avrebbero potuto e dovuto sospettare che l’infezione potesse avere origine a livello addominale”.

Ma non è tutto.

Il prof. Bassetti sostiene che i sanitari avrebbero dovuto disporre una Tac con mezzo di contrasto o un angio-tac. Una serie di iniziative che probabilmente avrebbero salvato la vita del paziente, se l’aneurisma non fosse stato ancora il corso.

Nel frattempo, si apprende che i familiari dell’uomo hanno richiesto un risarcimento danni ma l’Aso attende l’esito della perizia.

 

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