In merito a malattia e degenze in ospedale, vi sono adesso nuove regole sui certificati Inps, diffuse attraverso un messaggio dell’Ente di previdenza del 9 marzo scorso.

Con il messaggio n. 1094 dello scorso 9 marzo sono state comunicate nuove regole sui certificati Inps.

Come noto, le strutture di pronto soccorso sono tenute alla trasmissione telematica dei certificati di malattia e ricovero. Ora, in caso di ricovero ospedaliero, l’INPS eroga ai lavoratori subordinati e parasubordinati una indennità di ricovero che sostituisce la semplice indennità di malattia .

Il lavoratore ha l’obbligo di produrre sempre i certificati più idonei, redatti dal medico curante o della struttura ospedaliera.

Con le nuove regole sui certificati Inps, l’Ente precisa che in molte strutture ospedaliere sono state istituite le strutture semplici di Osservazione Breve Intensiva (OBI) e Degenza Breve (DB). Inoltre, specifica che le strutture di pronto soccorso sono tenute alla trasmissione telematica dei certificati di malattia e ricovero.

In particolare l’Inps prevede due situazioni specifiche.

Quella in cui, in caso di ospitalità notturna del malato, il lavoratore dovrà farsi rilasciare l’apposito certificato di ricovero. E la seconda, in cui in caso di dimissione del malato senza permanenza notturna presso la struttura, invece, il certificato da produrre sarà quello di malattia.

L’Ente previdenziale specifica che nel caso in cui le strutture siano impossibilitate a procedere con la trasmissione telematica dei certificati di ricovero o di malattia, hanno un’alternativa. Potranno cioè rilasciarli in modalità cartacea, riportando tutti gli elementi obbligatori previsti dalla legge con particolare riguardo alla diagnosi e alla prognosi.

Ebbene, con il messaggio del 9 marzo scorso, l’ente previdenziale fornisce nuove regole per i certificati Inps. Nello specifico, per i casi in cui il paziente sia trattenuto in pronto soccorso senza ricovero vero e proprio nella struttura ospedaliera.

Tale eventualità si presenta spesso per due motivi.

  • necessità di accertamenti prolungati per giungere ad una diagnosi e al ricovero nella struttura specializzata più idonea.
  • mancanza di posti letto adeguati.

In tali circostanze, il lavoratore deve assicurarsi che venga emesso un certificato che specifichi la permanenza notturna per avere diritto alla indennità di ricovero ospedaliero.

In particolare, l’Inps precisa un altro aspetto. Nel caso in cui venga emesso un certificato di pronto soccorso che non specifica l’ospitalità notturna, “il lavoratore è tenuto a fornire ulteriori elementi utili per l’istruttoria inviando alla Struttura territoriale Inps e al proprio datore di lavoro – nei casi di anticipazione della prestazione – ulteriore documentazione”.

In essa deve risultare la permanenza prolungata presso la struttura di pronto soccorso.

Nel caso in cui l’azienda ospedaliera non sia in grado di emettere il certificato in forma telematica, questo può anche essere prodotto in forma cartacea.

A questo proposito l’INPS aggiunge che “mentre in caso di certificato telematico non sussiste alcuna ambiguità, qualora venga rilasciato un certificato cartaceo – sia compilato a mano che stampato da procedura gestionale – l’eventuale dicitura “prognosi clinica” deve essere integrata/sostituita con quella prevista dalla legge di “prognosi riferita all’incapacità lavorativa”.

Questi casi potranno essere soggetti alla valutazione dal medico dell’Ufficio medicolegale territorialmente competente.

Quest’ultimo avrà la facoltà di disporre un accertamento domiciliare o ambulatoriale.

 

 

 

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