Setticemia diffusa: perdita di chance e perdita del rapporto parentale

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La sentenza n. 18649/2020 del Tribunale di Roma, traendo origine dal decesso di un paziente per setticemia diffusa multi organo post-operatoria, affronta la differenza tra perdita di chance e perdita anticipata del rapporto parentale

Gli attori citano a giudizio l’Ospedale e la Clinica di riabilitazione onde vederne accertata la responsabilità per il decesso del congiunto a causa di setticemia diffusa multi organo post-operatoria. Deducono: che in data 6.10.2014 il congiunto veniva ricoverato per dispnea notturna attribuita dal personale medico sanitario ad una disfunzione cardiaca; che gli esami ematologici del paziente avevano evidenziato un costante superamento dei valori di globuli bianchi, PCR, VES, Fibrinogeno; che, malgrado questi valori alterati, il paziente veniva in data 24.10.2014, sottoposto ad intervento chirurgico per la “sostituzione valvolare aortica con bioprotesi sorin crown n. 23, anuloplastica riduttiva initralica con anello mcd troriic future band 30 mm e singolo by pass nortocoronarico con vena safena su coronaria dx”; che dopo 5 giorni, in data 29.10.2014, pur in presenza dei medesimi valori ematologici alterati veniva trasferito presso la Casa di cura per un percorso riabilitativo post intervento chirurgico affrontato; che il paziente aveva da subito accusato un forte dolore in corrispondenza della ferita chirurgica e nella zona intra-scapolare, come più volte riferito al personale medico ed infermieristico della Casa di cura; che, tuttavia, il medesimo personale medico ed infermieristico, più volte interrogato dai congiunti attribuiva la natura dei suddetti patimenti ad una scarsa sopportazione del dolore e al rifiuto immotivato dello stesso di sottoporsi ai trattamenti fisioterapici; che, dopo circa tre settimane di degenza presso la citata clinica in assenza di trattamenti farmacologici e fisioterapici ed a causa di un progressivo peggioramento delle condizioni psico-fisiche, i figli in data 22.11 .2014 lo prelevavano; che, tuttavia, persistendo un forte dolore nella zona toracica, il medesimo giorno, e precisamente nella notte tra il 22.11.2014 ed il 23.11.2014 il paziente veniva portato al Pronto Soccorso ove accertavano una grave setticemia; che, per tale ragione , veniva immediatamente trasferito a mezzo del 118 presso altra Struttura con codice rosso dove, in data 23.11.2014, eseguito un tampone veniva evidenziata la presenza di Staphylococcus aureus Meticillino resistente con in corso un ‘infezione della ferita chirurgica e setticemia; che veniva sottoposto a consulenza infettivologica ove veniva prescritta la somministrazione di antibiotici per la setticemia ormai diffusa multi organo; che, in data 24.11.2014, il paziente veniva sottoposto a intervento chirurgico di riapertura della ferita operatoria e trattamento con VAC; che dopo incessanti patimenti fisici e psichici, in data 13.12.2014, il paziente decedeva a causa della diffusa setticemia.

I congiunti, proponevano ricorso ex art. 696 -bis c.p.c. che veniva rigettato con compensazione delle spese.

La causa viene istruita attraverso prove testimoniali e CTU Medico-Legale, al cui esito il Tribunale ritiene la domanda fondata.

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