Accolto il ricorso presentato dall’Associazione ANMEFI dopo l’esclusione dal tavolo delle trattative tra Inps e sindacati di categoria

L’esclusione della ANMEFI (Associazione Nazionale dei Medici Fiscali) dalle trattative per la stipula della convenzione di categoria da parte dell’INPS rappresenta condotta antisindacale. Lo ha stabilito la sezione lavoro del Tribunale di Roma con un decreto dello scorso 7 giugno.

La protesta, ricorda l’Associazione “era montata quando ANMEFI era stata sostituita da sindacati che poco o nulla hanno a che fare con la categoria interessata”. Una scelta dovuta a “una serie di interpretazioni ed errate applicazioni dell’Istituto rispetto all’atto di indirizzo in fatto di rappresentatività per i medici non dipendenti”.

L’Associazione aveva quindi presentato ricorso per violazione dell’art. 55 septies del dl n. 165/2001.

La norma dispone infatti che il rapporto tra Istituto e medici fiscali sia disciplinato da convenzioni stipulate con i sindacati maggiormente rappresentativi in campo nazionale.

Appurato che l’ANMEFI, con circa 3000 iscritti, rappresenta l’organizzazione maggiormente rappresentativa della categoria sul territorio, il Giudice ha concluso che l’Associazione è stata privata “del legittimo esercizio di trattativa e negoziazione”. Il tutto proprio in occasione di un momento cosi particolare quale quello della stipula della prima convenzione regolante il rapporto tra l’Inps e i medici fiscali.  Una decisione, quindi, che ha avuto “ripercussioni evidenti sia sull’attività in sé del sindacato sia sull’immagine dello stesso”.

Il Giudice ha quindi intimato all’Istituto di desistere da tale atteggiamento illegittimo, obbligando la ripresa delle trattative con la partecipazione del sindacato ricorrente. L’INPS dovrà inoltre tenere affisso il decreto nella propria bacheca per 30 giorni, nonché prevederne la pubblicazione a proprie spese , su quattro quotidiani nazionali.

L’ANMEFI ritiene la decisione del Tribunale molto importante per la storia della medicina fiscale e dei suoi iscritti. Questi finalmente  vedranno “la partecipazione ed innegabile incidenza” della propria organizzazione sindacale “per la redazione finale di una convenzione, oramai non più procrastinabile”.

 

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