Dopo l’approvazione da parte della Commissione Igiene e Sanità del Senato, il testo recante disposizioni per la tutela della sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie sembra essere avviato verso l’approvazione definitiva

La Commissione Igiene e Sanità del Senato ha dato via libera, senza modifiche, al Ddl recante disposizioni per la tutela della sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie, già licenziato dal Senato a settembre 2019 e alla Camera lo scorso maggio. Il provvedimento è atteso ora in aula a Palazzo Madama per l’approvazione definitiva.

Il testo prevede, tra le altre novità, pesanti sanzioni amministrative (da 500 a 5.000 euro), salvo che il fatto costituisca reato, per chiunque tenga condotte violente, ingiuriose, offensive, ovvero moleste nei confronti di personale esercente una professione sanitaria o socio sanitaria, nonché di chiunque svolga attività ausiliarie di cura, assistenza sanitaria o soccorso, funzionali allo svolgimento di dette professioni.

Il decreto interviene poi sull’art. 583-quater del codice penale ai sensi del quale sono punite con pene aggravate le lesioni gravi o gravissime procurate in danno di: personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria nell’esercizio delle sue funzioni o a causa delle funzioni o del servizio, nonché a chiunque svolga attività ausiliarie di cura, assistenza sanitaria o soccorso, funzionali allo svolgimento di dette professioni, nell’esercizio o a causa di tali attività. Nello specifico, per le lesioni gravi è prevista la reclusione da 4 a 10 anni e per le lesioni gravissime la reclusione da 8 a 16 anni.

Inoltre, l’avere agito – nei delitti commessi con violenza e minaccia – in danno degli esercenti le professioni sanitarie o socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni, nonché di chiunque svolga attività ausiliarie di cura, assistenza sanitaria o soccorso, funzionali allo svolgimento di dette professioni, a causa o nell’esercizio di tali professioni o attività – viene inserito tra le circostanze aggravanti comuni del reato.

Infine, il disegno di legge prevede che i reati di percosse (art. 581 c.p.) e lesioni (art. 582 c.p.) siano procedibili d’ufficio quando ricorre l’aggravante che consiste nell’avere agito, nei delitti commessi con violenza o minaccia, in danno degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni.

“Ecco la norma per garantire la sicurezza delle professioni sanitarie e socio-sanitarie” commenta su Facebook il viceministro della Salute Piepaolo Sileri. “È stata approvata stamattina all’unanimità, in commissione Igiene e Sanità al Senato, il disegno di legge che istituisce l’osservatorio con cui verranno monitorate le condizioni di sicurezza e l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione a garanzia di medici, infermieri ed operatori socio-sanitari. Verranno inoltre monitorati gli episodi di violenza, gli eventi sentinella, che spesso anticipano le violenze. Non solo: il ddl identifica, negli articoli del provvedimento, la definizione di lesioni personali a danno del professionista sanitario in esercizio delle sue funzioni, sia in strutture pubbliche che private; definisce le circostanze aggravanti e attenuanti, e si occupa anche di promuovere una corretta comunicazione e informazione per fermare sul nascere gli episodi di aggressioni e violenze. Li abbiamo applauditi, osannati, elogiati durante l’emergenza Covid, ma questo è un primo passo concreto nel riconoscere loro ciò che subiscono da anni, prima ancora che arrivasse il virus”.

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